Il Monte frumentario

”Lu mondë”, il locale sottostante la vecchia scuola elementare di Cerqueto nel rione Colle, attualmente gestito dalla Pro Loco, , si può considerare, a buon diritto, per i tempi passati, il simbolo della vita sociale, culturale ed economica del paese. Unico luogo di ritrovo e di incontro, è stato utilizzato in vari modi e adattato alle diverse esigenze nel corso di tutto il secolo XX. Ancora molto frequenti  nella memoria collettiva i ricordi dei balli,  interminabili e affollatissimi, che vi si svolgevano,  le riunioni per ascoltare la prima Radio Rurale  negli anni ‘30 e vedere  la prima televisione negli anni ‘50.  Lu mondë è stato anche sede  di un corso di Scuola Media Unificata nei primi anni sessanta, trasmesso dalla RAI e seguito da tutti i ragazzi cerquetani, che avevano conseguito la licenza elementare, con l’aiuto di alcuni insegnanti, trasferiti per l’occasione a Cerqueto. Un tentativo  ben riuscito di formazione a distanza per venire incontro alle difficoltà che l’isolamento del paese comportava. Successivamente è stato anche sede di un asilo infantile. Memorabile l’insegna,  “Asilo infantile, Maria immacolata”, posta sulla porta a testimoniare la riconoscenza e l’ammirazione per la maestra Maria di Pietracamela.

Nell’800  lu mondë, come suggerisce il nome, è stata la sede del  Monte frumentario di Cerqueto, sicuramente a  partire dal 1840. I Monti frumentari erano un strumento creditizio importante,  destinato alle fasce sociali meno abbienti. Erano  istituti di origine religiosa, derivanti dai monti di pietà, nati a loro volta da motivazioni caritatevoli e filantropiche al fine di combattere l’usura.  I Monti frumentari erano luoghi dove si raccoglievano semenze, soprattutto grano, ma anche orzo,  fave e altre granaglie da prestare a coloro che ne facevano richiesta con la restituzione procrastinata fino al periodo del raccolto.  Inizialmente il prestito era del tutto gratuito perché era frutto delle semenze che i più abbienti “ mettevano a monte” , donandole a associazioni religiose, organizzate sotto forma di Cappelle, che provvedevano alla loro distribuzione ai più bisognosi.  Per sopravvivere era necessario raccogliere i frutti della terra e quindi la semina era il presupposto indispensabile. Al momento della semina bisognava investire; necessitavano risorse finanziarie e il grano era uno strumento finanziario! La restituzione poteva avvenire solo al momento del raccolto.

I Monti frumentari si diffusero  nel Regno di Napoli nel corso del 1700 in seguito al Monte frumentario fondato  nel 1694 dal cardinale  Orsini, divenuto poi papa Benetto XIII. Affidati alla supervisione di un Tribunale misto tra laici e ecclesiastici e mal amministrati, furono affidati dai Francesi nel 1806 al Ministero dell’Interno e, a livello locale, al Consiglio generale degli Ospizi e a commissioni comunali speciali. Tale ristrutturazione  fu mantenuta dai Borboni al loro ritorno sul trono di Napoli, anche se dopo qualche anno i Monti furono posti sotto la direzione dell’Intendenza  e non del Consiglio Generale degli Ospizi perché “puramente frumentari” cioè diretti a vantaggio dell’agricoltura.  Il Monte di Cerqueto risulta  nel 1809, 1814-15 e 1816 , come riportato dalle indagini effettuate in questi anni sia dai francesi sia dai Borboni, ma esisteva sicuramente anche nella seconda metà del 700.  Dopo un breve periodo di sospensione, rientra in funzione nel 1820 ed era nominato Suffragio, S. Antonio e S. Reparata, in virtù delle Cappelle laicali, che finanziavano il monte.

La beneficenza non assicurava la stabilità e la continuità in quanto dipendeva dalla disponibilità e adeguatezza delle risorse degli benefattori così i Monti frumentari  progredirono  a partire dal 1819 prevedendo la restituzione del prestito in quantità aumentata rispetto alle semenze ricevute, a titolo di indennizzo. In questo modo veniva costituito un patrimonio pubblico destinato a soddisfare futuri bisogni.  Divenuti stabilimenti municipali, erano soggetti a regolamenti ben precisi, non potevano essere confusi con le  Cappelle e il “grano acccredenzato” non poteva essere utilizzato per le spese di culto delle Cappelle. Ogni anno il Consiglio di Intendenza  designava suoi propri amministratori,  due deputati, scelti tra i cittadini più ricchi, nei quali  doveva “concorrere anche la più costante non equivoca opinione di probità”.  I deputati dovevano sottoscrivere e recitare il giuramento. Il frumento doveva essere conservato in un magazzino chiuso con tre chiavi, la sua distribuzione doveva essere fatta nel mese di ottobre agli agricoltori ammessi, i quali si impegnavano a renderlo  nel mese di agosto successivo con l’aumento di due vigesime parti di ciascun tomolo.  Gli amministratori compilavano lo stato della distribuzione del grano ai coloni, i conti materiali dei deputati, il registro delle obbliganze a favore del monte, i verbali di verifica del grano e dell’orzo, i conti resi dagli amministratori con documenti in appoggio al conto. Redigevano  gli stati discussi che corrispondevano ai bilanci attuali, inizialmente annuali e in seguito triennali, come le nomine dei deputati, in cui venivano descritte le rendite e i pesi dei medesimi. Se c’erano ammanchi i deputati venivano dichiarati debitori e dovevano versare la parte mancante nel giro di pochi giorni. Prima che lu monde diventasse la sede del Monte frumentario, ci furono altri fondaci utilizzati come magazzini. Per esempio nel 1820 fu scelto il fondaco di Franco Cacciacarne, all’epoca deputato del Monte frumentario di Cerqueto, per potervi conservare la quantità di grano e orzo che dovevano restituire i debitori. Il Monte di Cerqueto forniva generalmente dai 300 ai 450 tomoli di grano, quando  nella provincia di Teramo i tomoli offerti erano intorno a 15.000 tomoli

La storia del Monte di Cerqueto è la storia di debitori,   innumerevoli suppliche di posticipo,  impossibilitati soprattutto negli anni 1820-1822, anni di pessima raccolta, a restituire il grano improntato dalle Cappelle laicali, uniche creditrici.  Il debito  per tutti era in continuo aumento per via degli interessi che aumentavano sempre di più. I debitori, con tanto di significatorie spedite   e scritture risalenti a 20-30 anni prima, venivano citati e su richiesta del servente comunale  dovevano presentarsi all’Intendente.  Nati per combattere l’usura, non è molto chiaro fino a che punto gli  stessi Monti  tenessero conto di quelle che erano le effettive possibilità della povera gente.

Deputati del Monte frumentario di Cerqueto sono stati Di Cesare, Mazzetta, Misantoni, Di Marco, Guida, Marconi, Mastrodascio, Di Leonardo, Pesciaroli, tutti cognomi, alcuni dei quali con qualche piccola variazione,  ancora diffusi a Cerqueto.

Deputati del Monte frumentario di Cerqueto sono stati Di Cesare, Mazzetta, Misantoni, Di Marco, Guida, Marconi, Mastrodascio, Di Leonardi, tutti cognomi  ancora diffusi a Cerqueto.

Dal Monte frumentario ci fu  un’evoluzione verso l’istituzione  del Monte pecuniario di cui si hanno tracce di deliberazioni sin dal 1844. La caratteristica di questo istituto consisteva nel prestito in denaro che, seppur rivolto alle stesse categorie dei lavoratori dei campi, tendeva a soddisfare bisogni collegati alle spese di coltivazione sostenute per qualsiasi tipo di raccolto. Solitamente questi istituti attingevano il capitale dal surplus derivante dalla gestione dei monti frumentari, attraverso la vendita delle scorte in esubero rispetto alla distribuzione annuale e che rischiavano il deterioramento.

Deputati del Monte frumentario di Cerqueto sono stati Di Cesare, Mazzetta, Misantoni, Di Marco, Guida, Marconi, Mastrodascio, Di Leonardi, tutti cognomi  ancora diffusi a Cerqueto.

A Fano Adriano e Cerqueto ci fu un tentativo di crearne uno, ma non ebbe alcun seguito rimanendo solo a livello di delibera comunale. Quindi il Monte di Cerqueto non si è mai evoluto nella gestione monetaria, più duttile e flessibile nel rispondere alle esigenze del settore agricolo  superando  il credito fondato sulla raccolta e l’impiego delle semenze. Con il Regio Decreto del 31 ottobre del 1904, pubblicato sulla Gazzetta  Ufficiale  del Regno il 15 gennauo 1905, n. 12,  il Monte frumentario di Cerqueto  insieme a quello di Fano fu trasformato in Cassa di prestanze agrarie e ne veniva approvato lo statuto organico. (Leggi e decreti, anno 1904 parte supplementare, p. 772).  Venivano concessi prestiti, generalmente commisurati all’8 o al 6 per cento con scadenza a sei mesi. Erano gestite da una commissione comunale  in cui aveva parte di rilievo la Congregazione di Carità, in cui erano confluite le Cappelle laicali.

Deputati del Monte frumentario di Cerqueto sono stati Di Cesare, Mazzetta, Misantoni, Di Marco, Guida, Marconi, Mastrodascio, Di Leonardi, tutti cognomi  ancora diffusi a Cerqueto.

Giuramento-di-M.-Mastrodascio

Supplica-dei-cerquetani

(Archivio Statale di Teramo – Monti frumentari- Buste  76- 77 )

Adina Di Cesare

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