Il Palio dei Rioni

Il palio dei Rioni - Cerqueto, 17 agosto 2013

Il Palio dei Rioni è stato una costante delle manifestazioni estive negli anni novanta a Cerqueto. In rappresentanza dei quattro rioni del paese (Casale, Piano, Colle, Castello) si organizzava al vecchio campo di calcio una corsa con quattro asini.

Il Rione vincente riceveva il Palio (uno stendardo dipinto su stoffa) che doveva essere custodito, ed eventualmente esposto, per un anno, fino alla manifestazione successiva. In seguito, per diversi motivi, la manifestazione è stata abbandonata.

Quest’anno l’occasione di riproporre il Palio è partita dalla presenza in paese dei rappresentanti dell’Associazione romana “Muli Montati” , un’associazione che si dedica all’addestramento dei muli per poterli impiegare non nei lavori tradizionali, ma  nei raduni dedicati, nelle fiere e nelle parate. Una trovata insolita, se si pensa al fatto che non è facile addestrare i muli per queste mansioni, in quanto abitualmente sono utilizzati in quegli ambiti lavorativi dove sono richiesti forza e resistenza fisica, come ad esempio nel lavoro di trasporto della legna. E non esistono, come nei cavalli, metodi di addestramento sperimentati  da secoli.

Sicuramente  i soci di questa associazione hanno dovuto faticare non poco per ottenere dai loro muli i movimenti sincronizzati che abbiamo potuto ammirare a Cerqueto.

 Di questa associazione fa parte il compaesano Gianni Mastrodascio. E’ stato Gianni a proporre per il 17 agosto, considerato che in quel periodo lui, i suoi amici ed i loro sei muli si trovavano in Abruzzo,  un piccolo spettacolo al campo sportivo.

 A partire da questa proposta, alla Pro Loco è venuta  allora l’idea di organizzare, dopo anni, un Palio dei Rioni, sulla falsariga di quello che si faceva negli anni passati, ma sostituendo gli asini con i muli.

In pochissimi giorni siamo riusciti a ritrovare e a rendere di nuovo presentabili le bandiere e gli stendardi,  dispersi nei vari piccoli depositi della Pro Loco o custoditi nelle case dei privati. Abbiamo tagliato l’erba e ripulito il vecchio campo sportivo, dove si sarebbe svolta la parte finale della manifestazione, abbiamo comperato le maglie intime di lana di pecora (attualmente hanno raggiunto un prezzo abbastanza elevato) con le quali avevamo deciso di vestire i rappresentanti  dei quattro rioni e abbiamo realizzato, stampato e affissi in diverse località i manifesti pubblicitari.

Per adornare il campo sportivo, diversamente da come si faceva nei precedenti palio, abbiamo deciso di comperare tante piccole bandierine e nastri colorati. Fissato a terra un alto palo di legno, prontamente procurato da Piero e Mimmo, ad esso abbiamo fissato tre file di bandierine, una diretta  verso il centro e due lateralmente, che definivano tutta la cornice scenografica del campo. All’ingresso del campo, sempre per migliorare l’aspetto scenografico, sono state fissate, n on senza difficoltà, la bandiere di varie nazioni del mondo, comperate in occasione dell’inaugurazione del Monumento ai Caduti. Il percorso di gara è stato delimitato  con nastri colorati attaccati ad una corda e arricchito con alcuni ostacoli, aventi questi lo scopo di  rendere più avvincente la corsa.

Con le stesse bandierine abbiamo adornato la piazza del Castello, il posto dal quale sarebbe partito il corteo.

Il sedici di agosto sono arrivati i muli (Fiore, Prima Alpina, Ortica, Carlotta, Giulia e Margherita)  con i loro cavalieri (Fabio Massimi, Gianni Mastrodascio, Cesare Montebovi, Prisco Attanasio, Silvio Roucher e Massimo Gabrielli)

Nel primo pomeriggio del 17 agosto i “Tamurri di Pretara” (Roberto Verzilli, Gino Mascitti, Domenico Balsami, Gino Tommolati e Guglielmo Mascitti),  hanno fatto il giro del paese per comunicare alla popolazione, tramite la loro musica dal sapore e dalle tonalità vagamente  medioevali,  che il Palio stava per iniziare alla piazza del Castello. Due impianti audio, uno alla piazza del Castello ed uno al campo sportivo, hanno permesso a Porfirio, che si è convinto dopo qualche titubanza, di fare da speaker per presentare in modo simpatico i protagonisti, il regolamento della gara e commentare in diretta la gara stessa.

Al Castello sono stati quindi fatti gli abbinamenti tra Rioni, Muli e Cavalieri. Carlotta con Gianni abbinati al Casale, Giulia con Prisco abbinati al Colle, Prima Alpina con Cesare abbinati al Castello  ed infine Fiore con Silvio abbinati al Piano.

Il corteo è partito quindi dal Castello ed ha attraversato tutti i rioni del paese fino al campo. In testa al corteo c’era Gabriele con il vessillo di Cerqueto seguito dai due muli (Margherita, guidata da Fabio, e Ortica, guidata da Massimo) non estratti nell’abbinamento ai rioni, dai suonatori di Pretara  e da Luca con lo stendardo del Palio. Dietro la musica c’erano i portatori dei vessilli dei quattro rioni: Lorenzo per il Castello, Antonio per il Colle, Francesco per il Piano ed Aldo per il Casale. I portatori erano seguiti dai cavalieri, con i loro muli.  Ogni cavaliere era poi accompagnato dal rappresentante del rispettivo rione: Angelo per il Castello, Sandro per il Colle, Pasquale per il Piano e Franco per il Casale. Gli spettatori chiudevano infine la sfilata. Man mano che il curioso corteo avanzava all’interno del paese molta altra gente, richiamata dal suono dei pifferi, si univa ad esso per seguirlo in modo divertito e spassoso.   

Arrivati al campo sportivo, Porfirio ha dapprima presentato ogni singolo rione facendo sfilare i portatori dei vessilli uno alla volta, sempre sotto il suono instancabile della musica. Anche Gabriele Fotia ha fatto un giro di campo suonando la zampogna cerquetana, che si è fatto ricostruire da un liutaio di Avezzano.  

Si è avuta poi l’attesa esibizione dei sei muli con i rispettivi fantini. E’ stata  una dimostrazione efficace dell’alto grado di addestramento raggiunto dai muli. Lo spettacolo è durato circa dieci minuti costantemente e convintamente applaudito dai numerosi spettatori per ogni figura o schema  proposti. La cosa più particolare è stata, come accennato, vedere dei muli eseguire movenze eleganti tipiche dei cavalli e che mai dalle nostre parti si erano viste compiute da muli.

Dopo questa bellissima esibizione, è iniziata la corsa. I giri previsti erano quattro. Lo start, sottolineato dai colpi ritmati della grancassa, è stato dato da Pino che ha lentamente bruciato con una torcia la fune di canapa posta sul traguardo.  

Appena la fune è caduta a terra, i fantini hanno subito spronato i loro muli al galoppo. In testa è subito andato il Castello con Prima Alpina guidata da Cesare. I due ostacoli che erano stati posti lungo il percorso venivano superati con scioltezza dai muli, i quali acquistavano velocità man mano che la gara andava avanti, rendendola sempre più appassionante. Ad un certo punto, dopo vari sorpassi, l’andamento della corsa è diventato più chiaro. Il Piano, con Fiore condotto da Silvio, è passato in testa, seguito a poca distanza da Carlotta con Gianni per il Casale, da Prima Alpina con Cesare per il Castello e da Giulia con Prisco per il Colle.  All’inizio del terzo giro il Piano, il Casale ed il Castello erano ormai vicinissimi e l’ultimo giro, il quarto, sarebbe stato davvero avvincente. Purtroppo è stato dato il segnale di fine corsa, perché si è confuso il numero dei giri (tre) con il numero dei passaggi al traguardo (quattro), che naturalmente è sempre maggiore di uno rispetto ai giri.

La gara, fermata al terzo giro, è stata pertanto vinta dal Rione Piano, con Silvio alla guida di Fiore, ed è stata comunque bella e divertente.

Con questo Palio dei Rioni, organizzato dalla Pro Loco, si è vissuto quindi un piccolo e piacevole ritorno nel vicino passato degli anni novanta.  Non sarà semplice però riproporre la manifestazione anche nel prossimo anno, per il fatto che i protagonisti principali, i muli, vengono da lontano.

Angelo Mastrodascio

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