La chiesa di S. Antonio a Cerqueto

Penso di fare cosa gradita a tanti  e soprattutto alle nuove generazioni che sicuramente non sanno che a Cerqueto esisteva una quarta chiesetta al Rione Piano oltre alla Chiesa Madre di S. Egidio, alla chiesetta di S. Rocco e alla Chiesetta rupestre di S. Reparata. La piccola chiesa del Rione Piano era dedicata a S. Antonio e  più precisamente a S. Antonio Guida ed  era situata tra l’abitazione di Antonio e Riccardo Di Matteo (recentemente demolita in seguito al terremoto del 6 aprile 2009) e Francesco Cacciacarne, lungo il lato sinistro della strada  che dal Rione Piano porta al Rione Casale. La piccola e graziosa chiesa di S. Antonio fu abbattuta alla fine degli anni ’50. Il tempo aveva corroso la piccola costruzione lasciando solo un arco sopra una porta murata. La chiesetta era sopraelevata rispetto al livello della strada e vi si accedeva tramite un a scaletta interna.

Ma come mai a Cerqueto esisteva una chiesa dedicata ad un santo con un cognome cerquetano? Chi era S. Antonio Guida? Un santo cerquetano? Certamente no, non si è mai saputo niente dell’esistenza di santi cerquetani. Sappiamo invece che la piccola chiesa  era di proprietà della famiglia Guida. Dagli atti civili dell’Archivio di Stato , e precisamente da un certificato di nascita, si evince che un certo Antonio Guida , parroco di Cerqueto,  nel 1783 aveva impartito il sacramento del Battesimo. Probabilmente  la chiesetta in questione  era l’abitazione del parroco, Don Antonio Guida, e alla sua morte la chiesetta quasi sicuramente è stata trasformata in una chiesa dedicata a S. Antonio con il cognome dello stesso parroco. Legalmente i parenti erano  i legittimi eredi   dell’immobile di Don Antonio;  loro hanno infatti ereditato gli arredi della piccola chiesetta, una campana  e un grande dipinto, olio su tela, raffigurante S. Antonio. La campana è stata generosamente donata dalla famiglia Guida alla Chiesa parrocchiale di Cerqueto, dove attualmente ancora si trova. Il dipinto a cura dei legittimi proprietari è in via di restauro.

Gianna Lisii

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