La ‘mpanatë (impanata di ricotta e siero)

La 'mpanatë E’ ancora un privilegio di pochi poter gustare, a colazione, la ricotta ancora tiepida unita al pane raffermo imbevuto dello stesso siero da cui è nata la ricotta. Tassativa la ricotta ottenuta dal latte di pecora,  a grana sottile, delicata e  allo stesso tempo saporita e particolarmente gustosa. Mi racconta mamma che, da piccola, d’estate e di buon’ora, spesso si recava in montagna per  mangiare la ‘mpanatë   dello zio Francesco, che di ricotta ne produceva una grande quantità tutte le mattine.
Dopo aver estratto dal latte  il formaggio e separata dal siero la ricotta, lo zio Francesco lasciava sul fondo dello stesso  calderone (una grande caldaia in rame, utilizzata per la lavorazione del formaggio, a Cerqueto chiamata callaraunë),  un po’ di siero insieme alla  ricotta rimasta attaccata sul fondo, particolarmente saporita, aggiungeva  del pane raffermo e un pizzico di sale. Mescolava il tutto e appena il pane diventava morbido, dopo pochi minuti, era pronta l’impanata! Qualche volta per una maggiore quantità di pane aggiungeva ancora della ricotta, precedentemente messa da parte.
Una semplice prelibatezza  la colazione dei pastori, buonissima da mangiare direttamente dal calderone e ancora più gradita se consumata in montagna.

Antonio Leonardi

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