La Natività, il quadro dipinto ad olio, realizzato quest’anno dall’artista Anna Maria Magno per la 46a edizione del Presepe Vivente di Cerqueto, è una particolare interpretazione della Natività. Come ha affermato la stessa pittrice montoriese, con la quale ho avuto modo di parlare a lungo dell’opera, il dipinto esprime una visione tutta personale del rito religioso del Natale. Ambientato in una atmosfera medio orientale, come si evince dal paesaggio, rappresentato in lontananza sullo sfondo del quadro, e dai colori predominanti molto caldi, che richiamano i paesi arabi, il dipinto coglie e universalizza un momento di pausa lungo il cammino verso la Natività, verso l’origine della vita e il significato del Natale cristiano. Non siamo nella grotta dove tradizionalmente nasce il Bambinello Gesù ma in altro posto, forse nel deserto all’interno di una tenda, in un momento di sosta e di riposo. Siamo in un momento di attesa, in un intervallo importante e chiarificatore per comprendere appieno i fatti che lo precedono e le relative conseguenze.
Ad essere rappresentati artisticamente e offerti alla libera interpretazione dell’osservatore sono quegli attimi di sospensione, carichi di aspettative, speranze e fiducia nella nascita del Redentore. “Ho dato risalto e valore all’attesa” – ha dichiarato l’artista. La Madonna, figura in primo piano e centrale del dipinto, è incinta e vive l’attesa per antonomasia. La Madonna è anche una figura eterea e volutamente indefinita e incolore.
Indistinta nei colori, può essere un po’ tutto, aperta a qualsiasi interpretazione e immaginario soggettivo e personale; ognuno vi può vedere e leggere quello che ritiene opportuno, secondo la propria sensibilità e la propria percezione dell’evento relativo alla nascita e alla Natività.
In questa atmosfera di sospensione e di attesa molto significativa è la scatola che la Madonna stringe tra la mani; è una scatola magica, miracolosa, una intuizione di ciò che accadrà in seguito; all’interno di essa si intravvedono i Re Magi, richiami simbolici di quello che avverrà dopo la nascita di Gesù, il Salvatore del mondo. Ma la scatola è anche uno scrigno, un caleidoscopio in cui ognuno può leggervi quel che ritiene possa accadere in futuro.
San Giuseppe, figura volutamente messa in secondo piano, è il personaggio tipicamente arabo nell’aspetto e, contrariamente alla Madonna, dai colori ben definiti e caratterizzanti. È il padre che, dopo aver ripudiato Maria, è ritornato sulle sue decisioni ed è ora sereno nell’accettazione della paternità. È stato tranquillizzato dall’Angelo che in sogno lo ha rassicurato sull’origine divina della creatura che Maria, sua sposa, porta in grembo. In alto uno spazio aperto, una finestra dischiusa per lasciar passare ed accogliere il soffio del vento, il soffio che visibilmente muove il velo della Madonna: il soffio dello Spirito Santo che entra, circonda e, avvolge i due personaggi e tutta la scena. È la forza divina, sovrumana e determinante dello Spirito Santo!
Una interpretazione della natività di notevole valore artistico e densa di significati, un aperto invito a riflettere sul grande mistero della vita e sulla storia dell’uomo attraverso i secoli, come solo le vere opere d’arte riescono a fare. Come ha scritto Nadine Giove, quella di Anna Maria Magno è “un’arte indiscutibile nella stesura perfetta e al contempo vaporosa dei colori, scelti non a caso ma da un meditato studio preparatorio …. I suoi ritratti sempre intensi sono colti in pose , atteggiamenti e sguardi, che conturbano lo spettatore, lo ammaliano e lo spingono verso un mondo parallelo … Le opere di Anna Maria Magno assurgono a modello di ispirazione per le future generazioni di artisti, possono perciò essere inserite nel novero delle vere opere d’arte”
Adina Di Cesare
Anna Maria Magno: Premi e riconoscimenti
Anna Maria Magno è nata a Montorio al Vomano nel 1963. Ha conseguito il Diploma di Maturità artistica presso il Liceo artistico di Teramo e presso l’Accademia della Belle Arti a L’’Aquila. Con le sue opere sono stati illustrati libri e riviste didattiche per le Case editrici Giunti di Firenze e Lisciani di Teramo. Ha esposto la sue opere in molte mostre personali fin dal 1984 ottenendo premi e riconoscimenti tra cui i seguenti:
2000– 3o premio acquisto al Concorso. Omaggio al Gran Sasso, Pietracamela.
2002 – Io premio giuria popolare al Concorso “La campagna e i suoi paesaggi, Teramo
2003 – 5o premio al Trofeo Medusa Aurea, Roma.Segnalazione di merito al 35o Premio primavera, Foggia
2004 – Premio speciale alla giuria al XII Concorso Nazionale di pittura e scultura premio “S. D’Annunzio”, Pescara
2005 – Collettiva di “Artisti montoriesi” Palazzo Patrizi, Montorio al Vomano (TE); “Premio della Cultura Arti Figurative” Trofeo Medusa Aurea, Roma; “Che s’inventano le donne!” Palazzo De Berardis, Canzano (TE); “Collettiva Pittori Teramani” Hotel Begegnungszentrum Bartschihus, Berna (SVIZZERA); “L’Arte oltre le apparenze e le emozioni” Rotary Club Teramo Museo Archeologico (TE)
2006 – “Donne e dintorni” provincia di Teramo “Pari opportunità”; Il Concorso premio Scorrano (TE); XXXVIII premio Primavera – Premiata mostra nazionale di pittura (FG); Premio Barocco in Arte – premiata (Brindisi); Personale artisti per la vita A:D:M:O: Le vie della storia (TE)
2007 – Le arti in musica (Istituto Regina Margherita) (TE)¸collettiva Galleria “Il Tempio” (PA); “Premio Ercole di Brindisi” – Premiata associazione culturale “L’Isola felice”