Lettera ai cerquetani

Cari compaesani tutti, vicini e lontani, giovani e meno giovani come me,  dopo 38 anni abbiamo di nuovo un giornale per noi cerquetani.
Per me è stata un’immensa gioia e penso che la stessa gioia sia condivisa da tanti altri che si  trovano lontano  da Cerqueto.  Voglio ringraziare tutti coloro che si impegnano a livello culturale e civile in questa bella avventura perché  ci fa piacere avere notizie che riguardano il nostro paese. Sentir parlare di lucciole, di spinaroli significa rivivere  sensazioni, emozioni e sapori  a noi tutti tanto care, è l’elisir per una lunga vita. Il paese o la città che ci accoglie non potrà sostituire mai il luogo dove siamo nati, dove sono le nostre radici, dove risiede la nostra parte più intima, i nostri affetti più profondi.

Io desidero e mi auguro che, attraverso il giornale, Cerqueto diventi  un modello  di vita  vera,  reale, un modello di dialogo sincero, da cui si possa trarre solo forza per arricchirsi e affrontare le sfide della vita.  Oggigiorno  tutto è drogato  dagli interessi economici, dagli intrecci politici e anche l’informazione  è spesso vittima di distorsioni e convenienze. Esempi di vita  vera e autentica, reale e  leale  non si trovano facilmente.  Ve lo dico dall’alto della mia veneranda età  e di quella  esperienza che è  veramente consigliera di vita. Dobbiamo ogni giorno piantare un fiore, progettare qualche cosa che ci renda felici e sia di aiuto per gli altri e per la nostra comunità.  La vita vera è guardare le stelle, guardare i fiori che sbocciano, aspettare  anche un  temporale.

Mi fa anche piacere avere la possibilità di esprimere  ciò che penso,  ricordare il passato, poter raccontare tante cose nostre, il DNA della nostra comunità,  sicuramente sconosciuto a molti  di voi  più giovani.  Grazie alla disponibilità e all’aiuto della redazione,  pian piano vi racconterò il mio passato che è anche il passato del nostro paese, la nostra storia , una storia fatta di piccole cose ma cose vere. E questo è ciò che conta.  Ma  lo dobbiamo fare tutti  perché la  comunità si rinsaldi e diventi più unita, ciascuno a suo modo,  con le proprie possibilità e con la massima libertà.

Il primo giornale a Cerqueto  ci fu nel quinquennio 1968-1972 e per chi non lo sapesse ricordo che era diretto dal parroco Don Nicola Jobbi e redatto da Bruno MIsantoni.  Anche allora fu molto bello e nei limiti delle mie possibilità  apportai il mio contributo! Adesso le possibilità  si sono moltiplicate in tutti i campi, si può fare tutto meglio e più efficacemente, approfittiamone.

E ne approfitto subito per ringraziare  l’artista Silvio Mastrodascio, il nostro artista che dà lustro a Cerqueto con le sue sculture e le sue mostre in tutto il mondo, dall’Italia al Canada, al Giappone  ricevendo sempre encomi e consensi. Non nascondo la mia immensa gioia quando qualche tempo fa, in seguito all’informazione del nostro giornale, mi sono recato al Museo  Crocetti a Roma, non lontano dalla mia abitazione, ed ho potuto ammirare alcune opere di  Silvio, il  Silvio che ho visto nascere quando avevo diciassette anni e ho visto battezzare dall’amico e cugino, il compianto Lino Di Matteo. Grazie Silvio con tanti, tanti auguri!

Un abbraccio a tutti i cerquetani sparsi per il mondo, da Teramo, a Roma,  al Canada, agli Stati Uniti, al Venezuela  con l’ augurio che questo giornale diventi  il filo sempre più forte della nostra  unione.  Siamo tutti noi che facciamo il paese  e non viceversa, diamoci da fare perché questa ritrovata vicinanza non finisca per pigrizia nell’oblio, nella dimenticanza! Approfittiamo di quello che oggi la tecnologia ci offre per superare le distanze e la lontananza.   Un invito particolare alle giovani generazioni  di cerquetani  perchè facciano onore al nostro paese e alla comunità, perché utilizzino questa preziosa opportunità che viene loro offerta.

Voglio inviare a tutti un grazie profondamente  sentito a Gianna Lisi per le sue ricerche, a Veronica Mastrodascio per l’indimenticabile M’illumino a Cerqueto, a, Giovanni Leonardi per i suoi gustosissimi spinaroli, a Saro Gianneri per le sue belle parole, a Nicola Oliveri per la sua competenza e ovviamente a tutti i collaboratori e alla redazione per l’impegno e la dedizione e  e auguro lunga vita a Cerqueto InForma!

Lino Bianchini

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