Un presepe da brividi!

Provo sempre una grande emozione tutte le volte che da Teramo, città nella quale vivo da alcuni anni, torno a Cerqueto.

Ripeto a tutti che nella città nessuno ha notato il mio arrivo, penso invece che a “Cerqua” la mia assenza si noti.. forse solo un pò.. Il 26 dicembre, tornando nel primo pomeriggio a Cerqueto per assistere alla 44° edizione del presepe vivente, mi sentivo felice e allo stesso tempo emozionata. Percorrendo quella strada a me “familiare” tanti pensieri riempivano la mia mente. Quanti ricordi nostalgici, quante facce sorridenti e gioiose rivedevo davanti a me! Ripercorrevo in un flash la storia del nostro presepe vivente, i primi anni: allestimenti precari, scenari semplici, realizzati in poco tempo e con mezzi di fortuna..

Tutti gli abitanti di Cerqueto, piccoli, giovani e meno giovani erano impegnati nella buona riuscita del presepe, ognuno come poteva.. il “trascinatore” era Don Nicola, giovane sacerdote di Cerqueto; coadiutore era Misantoni Bruno che curava in modo magistrale la regia, gli scenari, le musiche e sceglieva, da grande cultore quale era,  i pezzi biblici, che nel presepe venivano narrati. Per l’allestimento e le luci collaboravano anche alcuni giovani del paese. La mia famiglia si rendeva disponibile, come poteva; mio padre aiutò a realizzare con altri la prima capanna, mio fratello è stato il primo centurione (un anno partecipò anche con la gamba ingessata), noi tutte quali figuranti: madonna, angeli, popolane. Nel corso degli anni il Presepe è cresciuto (se cosi si puo dire) ed ora è bellissimo!

E’ realizzato con grande maestria, pur tra le mille difficoltà, tra le prime quelle economiche. Ci sono giochi di luci, di

musiche e colori, degni di un presepe che ha oltrepassato il 2000, che durerà, mi auguro, ancora per tanto tempo. Ci

sono commenti gratificanti anche da parte di alcuni docenti dell’Università degli studi di Teramo,  che ogni anno sono presenti alla manifestazione. Assistere al presepe da spettatrice mi ha fatto sentire brividi più intensi di quelli che provavo per il freddo (era infatti un pomeriggio umido e piovoso, certo un clima non ideale per una manifestazione all’aperto) però provavo anche tanta gioia ma soprattutto riconoscenza per coloro che con impegno e tenacia, tipica di noi cerquetani, portano avanti questa bella manifestazione.

Rita Di Matteo

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