Lo spazio di Lino – “Poco vedete e parvi veder molto”

L'Italia vista dal satellite “Poco vedete e parvi veder molto”, questa frase di Francesco Petrarca potrebbe introdurci agli enormi misteri dell’Universo. Anche con i formidabili progressi della scienza e della tecnica, l’uomo non è riuscito, e forse mai  ci riuscirà, a comprendere  le origini e  la struttura dell’Universo e gli enigmi della vita stessa.

Nel corso dei secoli è stato comunque compreso quasi tutto del nostro Sistema Solare (infinitesima area nello spazio) ed oggi si conoscono molte particolarità di ogni pianeta.

Io ho sempre avuto desiderio di sapere e di conoscere e per questo sono sempre stato interessato all’astronomia e sono lusingato dal fatto che mi è stato chiesto di mettere nero su bianco qualche curiosità interessante, e ce ne sono davvero tante, relative al  Cosmo.

Per me questo non è un compito facile. Sono un autodidatta che non ha imparato quasi nulla a scuola.Non mi è facile quindi tradurvi quello che la mia curiosità ed i miei interessi per gli astri mi hanno portato negli anni a conoscere, sia per la mia età che per la mancanza delle basi del sapere.

Posso dirvi che il sottoscritto iniziò a diciotto anni ad imparare qualcosa, quando mi iscrissi alla scuola “Volontà” a Roma. Poi la guerra interruppe quella mia volontà di imparare. Ripresi gli studi, chiamiamoli così, con la “Scuola Radio Elettra” nel 1947.

Il Sistema Solare

Ricordo che lavoravo alla Centrale di San Giacomo e qui mi domandavo come facevano quelle grosse macchine a produrre energia elettrica. Mi iscrissi così anche alla scuola per corrispondenza della Svizzera, tramite la quale imparai e afferrai il funzionamento delle macchine. Con la Scuola Radio Elettra montavo le radioline. Quando alla fine del montaggio sentivo che parlavano, mi entusiasmavo e qualche volta rimanevo a sperimentare su di esse fino a tarda notte.

Le conoscenze accumulate con questa due scuole mi fu di enorme aiuto anche per il mio lavoro all’Enel.

pianeti

Dopo la pensione, ho approfondito lo studio dell’Astronomia, che amavo fin da ragazzo. L’Astronomia è però complessa ed allora, per riuscire a capire meglio, ho dovuto studiare, per quello che potevo, anche un pò di matematica e di fisica. Questi interessi hanno accompagnato i miei anni da pensionato e mi hanno reso felice e sereno.

Nello studio dell’astronomia mi sono affezionato a Camillo Flammarion, un astronomo e divulgatore scientifico francese, nato il 26 febbraio 1842 e morto il 3 giugno 1925, quando io ero ancora, da appena tre mesi, dentro la pancia di mia madre. Una delle missioni principali di questo grande scienziato  è stata quella di adoperarsi per rendere accessibile a tutti l’astronomia.  Grazie ai suoi scritti chiari e semplici, ho conosciuto molto del cielo e dei suoi astri. In questa sua attività, Flammarion fu sempre osteggiato e criticato da alcuni suoi importanti colleghi astronomi, che vivevano questa scienza in modo elitario. Le delucidazioni per i non addetti presenti nei libri di Flammarion a loro sembravano troppo generiche e schematiche. Per quanto mi riguarda, io trovo invece i suoi libri veramente chiari, intelligenti  e rigorosi, senza nascondere per niente la complessità della materia, solo che spiega alcuni concetti di base in modo molto discorsivo. Il libro “L’Astronomia popolare”  del 1880, che presentava l’Universo così come era conosciuto a quel tempo, ebbe un successo straordinario e fu tradotto in tutte le lingue, nonostante le critiche dei colleghi. Quell’aggettivo, “popolare”, non riuscivano proprio a digerirlo. In seguito scrisse altri 19 libri ed io li ho quasi tutti. Il libro “Astronomia popolare” ora è un testo raro e ricercato e costa attorno ai 100 euro.

Ecco come ad esIl transito di Venereempio  descriveva l’enorme differenza di grandezza tra il Sole e la Terra: “Il nostro mondo, posto sul Sole…non sarebbe che un puntino impercettibile. In volume il Sole è 1.280.000 volte più grande della Terra e 324.000 volte più pesante come massa!”. Sempre rimanendo nell’ambito delle grandezze e delle distanze, cioè le cose più semplici da capire, si apprende che il sistema Terra-Luna, con tutta la distanza tra i due astri, è molto più piccolo del diametro del Sole! E ancora che la distanza Terra-Luna, pari a 400.000 km, si apprezza meglio se si pensa che occorrono 30 Terre (diametro della Terra 12.730 km) per coprire questa distanza. Ma per arrivare al Sole (distante 150 milioni di km) occorrono la bellezza di ben 11.600 Terre! Queste distanze si possono comprendere anche sapendo che la luce percorre 300.000 km in un secondo. Quindi la luce proveniente dalla Luna impiega poco più di un secondo per arrivare a noi. La luce proveniente dal Sole è invece partita 500 secondi prima da esso, cioè 7 minuti e 20 secondi prima.

Dal libro ho apprezzato anche alcune precetti sul valore delle cose. Ad esempio “la ricerca della fortuna e l’ambizione degli onori sono incompatibili con la felicità dello spirito”. Io credevo che i milionari fossero felici. No, i milionari non possono essere felici, ne oggi ne mai. Le preoccupazioni, la paura di perdere i capitali accumulati, le lotte con i concorrenti,  non fanno star bene, non fanno dormire, ma fanno solo star male. Io aggiungo che la felicità è figlia della salute e dell’amore.

L’amore per i figli, per i parenti, per gli amici, per gli animali e per se stessi (bisogna  amare se stessi per amare gli altri). E soprattutto io amo la madre natura. La natura opera per il bene della vita,  tacitamente, non ha fretta, la sua forza è la pazienza. I suoi mezzi sono la materia e l’accumulo di essa per creare forza e quindi calore, onde trasformare o meglio creare, composizione su composizione, il diverso con altro diverso che crea altro diverso ancora. Alla fine, in ultimo, riesce a creare la vita, ed a questo punto ha raggiunto l’Armonia. L’armonia non è solo una parola che riguarda la musica, l’armonia è ad esempio anche il nostro organismo. Vive, sta bene ed è felice solo se nei nostri organi c’è armonia. La stessa nostra vita è armonia, cioè si sta bene solo se non vi è disaccordo tra gli organi. Quando un organo si ammala, tutti gli altri organi e sistemi vitali tendono  a combattere il male, perché  sanno che la loro stessa vita dipende dall’armonia del tutto.

la volta celesteNei prossimi numeri parleremo di alcune curiosità del Sistema Solare e dell’Universo, anche perché, come diceva il mio grande maestro Flammarion: “Cieco chi guarda il cielo senza comprenderlo; è un viaggiatore che attraversa il mondo senza vederlo;  è un sordo in mezzo ad un concerto”.

Lino Bianchini

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