Salviamo il nostro dialetto!


Il  cerquetano viene ancora ampiamente usato a Cerqueto. Se c’ è bisogno di una comunicazione rapida e colorita, diretta ed efficace, amichevole e affettuosa, il dialetto cerquetano per i cerquetani rimane lo strumento più efficace. Ma il  salto verso l’italianità linguistica è stato enorme  negli  ultimi  50 anni, diverse espressioni  e termini sono  inevitabilmente  in disuso, se non addirittura cancellati, in quanto scomparsi gli oggetti o i concetti a cui erano legati.  Il dialetto è cambiato e sta cambiando sempre più rapidamente in armonia con una circolazione di termini, lingue, linguaggi e idee, un tempo neanche immaginabile.  Molti termini, espressione e supporto di una cultura sostanzialmente modificata,  sono stati sostituiti, nel corso degli anni, da altri termini  più rispondenti alle necessità dell’attuale cultura, determinata dalla modernità, dall’istruzione, dalla televisione.

Il  dialetto cerquetano, come gli altri dialetti d’Italia,  si è sviluppato indipendentemente dall’italiano e non rappresenta adattamenti locali o corruzioni della lingua nazionale, ma è a tutti gli effetti un idioma indipendente, direttamente evolutosi dal latino volgare, dotato di fonetica, grammatica e lessico autonomi.  Certamente l’italiano lo ha influenzato ma solo nel corso degli ultimi 150 anni come pure lo hanno influenzato altri dialetti e altre lingue a partire dal longobardo fino all’inglese americano, con cui gli abitanti di questo paese e di tutto il territorio circostante sono venuti a contatto.

Il nostro dialetto rappresenta comunque la nostra tradizione ed è l’ espressione di una cultura popolare autentica e radicata nel territorio; rispecchia i connotati particolari della nostra gente che si è espressa in maniera differente da altre comunità per motivi che sono derivati dall’ambiente montano, dalle circostanze storico-sociali e da situazioni non riscontrabili altrove e perciò va salvato dal naufragio e dalla dimenticanza. Senza dire che per molti di noi rappresenta la lingua madre della quale ci siamo nutriti nei primi anni di vita. Fino a quando c’è qualcuno che ne possa testimoniare l’esistenza, mi sembra giusto affidare alle pagine scritte il nostro idioma dialettale che identifica e caratterizza fortemente la nostra comunità. Certo il dialetto che noi descriviamo è quello ereditato, ascoltato e parlato negli ultimi sessant’ anni, diverso sicuramente da quello che si parlava cento o duecento anni fa, ma certamente ad esso molto vicino.

Con questa  e altre pubblicazioni,  che seguiranno, vogliamo salvare la memoria del dialetto cerquetano autoctono, l’intimo legame con i nostri antenati, la loro  filosofia di vita popolare, colma di buon senso e di saggezza. Non abbiamo la pretesa di essere esaustivi e ci auguriamo che questo,  grazie alla collaborazione di voi tutti, sia il punto di partenza per approfondimenti e  ricerche  ulteriori.

Allo scopo di rendere più comprensibili i vari termini e  le espressioni dialettali non ci limitiamo alla loro traduzione in lingua italiana, ma cerchiamo anche di spiegarne il significato specialmente per quei termini che, non più usati da anni, sarebbero poco chiari. Quando è possibile cerchiamo anche una spiegazione etimologica.  Tutti i termini, modi di dire, proverbi,  nonchè le parole comuni,  verranno raccolti in un GLOSSARIO CERQUETANO, consultabile dalla prima pagina. La grafia utilizzata per la trascrizione è illustrata nell’articolo COME  SCRIVERE IL CERQUETANO?

Adina Di Cesare

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