Sulla montagna del presepe il pianista e compositore Francesco Gazzarra, la sua passione per i Genesis

 Genesis Piano Recital a Cerqueto: il pianista Francesco Gazzara - Ph. Gianluca PisciaroliLa programmazione della 49a edizione del Presepe Vivente di Cerqueto non ha lasciato certo a desiderare! Ogni anno la nostra rappresentazione affascina sempre di più per la sua qualità  e  per la sua capacità di rinnovarsi e di offrire un programma ricco di spunti culturali. L’eccezionale Piano Recital di Francesco Gazzara, dedicato al gruppo musicale dei Genesis, della cui musica il nostro presepe si nutre ampiamente, ha introdotto il numerosissimo pubblico all’evento, accompagnandolo con la sua appassionata ed appassionante performance in atmosfere di alta intensità. Gazzara ha presentato brani tratti dal suo album “Play Me My Song”, nel quale reinterpreta in modo accurato e personale alcune delle più belle composizioni della band inglese. Ringraziamo il virtuoso pianista, nonché compositore di musiche per il cinema e la TV, per la sua brillante e molto impegnativa prestazione e anche per la disponibilità dimostrata nel parlarci della sua esperienza a Cerqueto.  Un doveroso ringraziamento va ad Angelo Mastrodascio per aver programmato questo evento, dandoci sempre prova del suo impegno e della sua sensibilità artistica e creativa.

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Annunziata Scipione: con i suoi occhi, il nostro presepe

I taglialegna, 1979 di Annunziata Scipione<<Ce n’è uno che non venderei mai: I legnaioli>> esordisce così Annunziata Scipione, pittrice naif che certamente non ha bisogno di presentazioni, puntando con l’indice la sua opera preferita. <<Il resto, sa Piero (il figlio) cosa fare>>. E, con aria divertita, con i pennelli alla mano posa in ciabatte, nell’ultimo pomeriggio di fine anno, davanti alle sue amate tele, che sono dei veri e propri racconti di vita vissuta.

<<Non ho bisogno di guardare fuori la finestra per dipingere>> spiega <<io ho bene in mente ciò che disegno. Ho trascorso anni e anni fuori all’aperto, per cui so già com’è fatto un albero. Ci sono nata in campagna. Quand’ero piccola aiutavo mio padre a tagliare la legna, raccoglievo le ghiande, le olive e tanto altro. Quanto ho faticato, quanto ho lavorato! So fare anche i cesti in vimini, guarda (indicandone uno) e quanto tempo portano>>.

Insomma, senza troppi fronzoli, l’artista ottantasettenne dipinge ciò che si sente di fare al momento.<<Se ho l’ispirazione, prendo i colori e mi metto all’opera>>. E se oggi non ci pensa su due volte, in passato confessa che non è stato così. <<Quando uno è giovane ha altri pensieri, non ha tempo per queste cose. Ho cominciato a dipingere tardi io, avevo quarant’anni. (altro…)