Santa Rita da Cascia, al secolo Margherita Lotti, monaca agostiniana per un quarantennio, è chiamata la “Santa degli impossibili„ perché dispensatrice delle grazie più impensate. Nacque a Roccaporena, in quel di Cascia nel 1381 in pieno Medioevo: età molto violenta in cui dominavano rancori, fanatismi, lotte accanite tra Guelfi e Ghibellini, soprusi di ogni genere e delitti, tanti delitti anche fra uomini di una stessa famiglia.
In quest’epoca così sanguinosa, la piccina dimostra doti soprannaturali sin dalla più tenera età. Narra la leggenda che, mentre la neonata stava in culla, dalla finestra aperta entra uno sciame di api, le ronza intorno e, un’ape, dopo l’altra depone il miele sulla boccuccia schiusa. Vicino c’è un parente con le mani rattrappite, vede le api, teme che possano far male alla piccola e con le mani tenta di mandarle via. Subito le mani si risanano: è il primo miracolo di S. Rita.
La bambina cresce sana e bella nella sua casa, coccolata dai genitori che le insegnano a leggere e scrivere: diventata adulta, Rita partecipa alle festa e alle sagre della cittadina e, in una di queste, incontra l’uomo della sua vita, Paolo di Ferdinando membro di una famiglia violenta e sanguinaria. (altro…)