Poveri, abbandonati e…

Era un tiepido pomeriggio primaverile, agli inizi degli anni ’60. Avevo quasi 10 anni ed ero una bimbetta vivace ed allegra. Seguivo sempre la mia famiglia nelle loro uscite festive e non. Sì, fu proprio allora che udii dal palco, un “palchetto” paesano improvvisato per la campagna elettorale, un signore che diceva: “povera Cerqueto, è stata, è, e sarà sempre una pedina manovrata dai fanesi. Quelle parole mi sembravano leggere e scherzose, però, sapevo già, poiché spesso giocavo a dama con mio padre, che la pedina aveva un valore inferiore alla dama e veniva mossa con facilità. Subito mi resi conto del significato allegorico di quella frase. Mio padre, allora quarantenne, lui sì ne aveva fatte di “battaglie” per difendere i diritti dei cerquetani. (altro…)

Jack, il nonno americano.

La soffitta della mia vecchia casa di Cerqueto custodisce tanti oggetti fuori uso: vecchi mobili, giocattoli, attrezzi da lavoro, utensili del babbo. Appena ho un po’ di tempo, mi piace curiosare tra quelle cianfrusaglie piene di ricordi . Mi fanno sentire la presenza delle mie care persone, che non ci sono più. Tra tanti oggetti trovo giornali coperti da un lieve strato di polvere. Uno mi colpisce. E’ ingiallito  e scritto in inglese. Nella prima pagina ritrae una foto dei nonni, che io affettuosamente chiamo “americani”, mentre stanno salendo sulla scaletta di un aereo. (altro…)