La storia della provincia di Teramo e il suo sviluppo in simbiosi con la natura
Il prossimo 25 maggio non si voterà per i Consigli Provinciali. É la prima volta che ciò accade dal 27 maggio 1951, quando si svolsero le prime Elezioni Provinciali mediante un sistema elettorale misto, proporzionale e maggioritario. Per l’abolizione definitiva delle Province è necessaria la riforma del Titolo V della Costituzione. Per il momento le provincie sono trasformate in enti di secondo livello per tutte le funzioni che i Comuni non possono svolgere singolarmente, altre funzioni passeranno agli Enti Regionali. Già dalla Costituente si prevedeva un percorso di graduale spostamento di competenze dalle Province alle Regioni, nate per essere un contrappeso al governo centrale e c’è anche una vasta letteratura che mette in relazione federalismo e democrazia diretta. Abbiamo votato per la prima volta per i Consigli Regionali nel 1970, quindi sono quarantaquattro anni che è stata fatta la riforma regionale, ma non è certo il caso di parlare di democrazia diretta né, nel nostro caso tutto italiano e nonostante gli enormi poteri concessi, i problemi specifici delle nostre Regioni sono stati finora risolti in modo pertinente. Restano irrisolti i macroscopici problemi del sud del paese. Per le Regioni, tutte, più che di gestione democratica della cosa pubblica è il caso di parlare di quasi un migliaio di Consiglieri che con tutto il contorno di amici e amici degli amici hanno rappresentato finora i veri svuotatori delle casse dello stato.
Tra le riforme approvate ultimamente, apprezzabile è la nascita delle Città metropolitane, che prende in considerazione realtà territoriali particolarmente complesse, quali quelle metropolitane, che richiedono certamente strumenti di governo adeguati. Bisogna tener conto dell’estensione di fatto delle città e ridisegnarne la burocrazia alla luce delle nuove esigenze.
Ma veniamo alla storia della nostra provincia di Teramo, una provincia che rappresenta una unione organica di natura e storia, un bene legittimo della nazione, che merita di essere ricordato per le sue origini antichissime. La provincia di Teramo è un territorio ben circoscritto da fiumi, monti e mare. E’ stata determinata dagli avvenimenti storici ma anche dalle condizioni economiche e geografiche del territorio che vanno di pari passo con gli avvenimenti storici. E il racconto della sua storia può partire da molto lontano, dai remotissimi tempi italici quando i piccoli territori avevano una vita indipendente. Allora il Praetutium era una piccolissima repubblica e Interammia Praetutiarum ne era il centro. Il toponimo, attestato presso vari popoli osco-umbri e trasmesso attraverso la lingua latina, dal significato tra i [due] fiumi (inter-amnis), veniva usato per riferirsi a diversi centri abitati italici. Anche quando la potente Roma distrusse i singoli piccoli stati riducendoli a Provincie, pro victae (a favore delle terre conquistate), Interamnia continuò ad essere a capo di questo nuovo organismo. (altro…)