Un ritorno magico a Cerqueto! I Genesis ed il Presepe Vivente

Tornare a Cerqueto per suonare in apertura del magnifico Presepe Vivente un anno dopo la performance del 2015 è stata per me un’esperienza sicuramente diversa dalla prima. In seguito alla grande sorpresa dell’anno precedente, quando mi ero trovato a suonare la musica magica e suggestiva dei Genesis in un luogo così particolare – dove la natura rivela tutta la sua intensità amplificata dalle note e dalle armonie del leggendario gruppo progressive rock inglese -, ritenevo difficile bissare sensazioni ed emozioni vissute quella volta.
E invece, complice anche  la proposta dell’amico Angelo Mastrodascio di variare leggermente il contenuto del mio spettacolo, la 50esima edizione del Presepe Vivente (2016) è stata per me ancora più appagante e soddisfacente della precedente.

Dal punto di vista prettamente musicale, la presenza del percussionista Mauro Mirti come ospite della performance pianistica – accanto a me sul palco approntato nella stalla davanti al bue e all’asinello, comparse attente e attive del concerto –  ha dato un impatto più teatrale al concerto, avvicinandolo molto alla visualità del Presepe Vivente. Anche la scaletta è cambiata rispetto all’anno scorso, i brani dei Genesis scelti erano quelli che funzionavano di più con l’accompagnamento percussivo e l’effettistica di pelli percosse e piatti in crescendo ha creato un cerchio magico tra noi, il pubblico accorso numeroso e la cornice del Presepe Vivente pronta a essere svelata dopo il concerto.
gazz-mirtRispetto all’edizione precedente è stato emozionante suonare già alle 18.00 davanti a un serpentone di pubblico molto folto, in silenzio rispettoso ma generoso di applausi tra un brano e l’altro. Alcune cangazz-e-mirt-2zoni dei Genesis scelte nella performance – mai eseguite prima dal vivo nei nostri concerti – sono delle chicche assolute che si legavano benissimo al tema del Presepe, sia per i testi originali che per le tessiture armoniche: “Guide Vocal”, “One For The Vine”, “Time Table” (quest’ultima mai eseguita dal vivo dagli stessi Genesis). La chiusura corale con “I Know What I Like” ha dato il “la” al Presepe Vivente, avviatosi a seguire con tutta la sua maestosità iniziale. Quest’anno ho seguito il Presepe da una postazione migliore – in basso, frontalmente tra i bracieri – e sono rimasto assolutamente affascinato dai giochi di luce di alcuni “quadretti” come ad esempio la scena dell’Annunciazione, dove i colori dei costumi e le luci rivelavano un’arte teatrale e visuale di alto livello.
annunciazione-1Effetti pirotecnici e colonna sonora ricercatissima hanno fatto il resto, complice una serata molto calda per questa stagione dell’anno. In conclusione, il Presepe Vivente è un evento unico, tradizionale e sempre ricco di dettagli e variazioni. Sicuramente un’esperienza da consigliare a tutti, due ore passate a contemplare le bellezze dell’arte e della natura con un trama biblica raccontata secondo una spettacolarità cinematografica senza mai cadere nel kitsch.

Francesco Gazzara

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