Il museo di Cerqueto arricchisce la sua collezione di strumenti musicali con un rarissimo piffero costruito in pietra della Majella dallo scultore Antonio Di Campli

Disegno di Vito GiovannelliZampogna e piffero sono aerofoni di considerevole importanza etnologica. Anche se oggi fanno parte di un  patrimonio musicale e culturale desueto, la loro morfologia  resta viva nella  memoria collettiva. Quando siano stati costruiti questi aerofoni di impiego prevalentemente pastorale  è  impossibile affermarlo con certezza. Il loro luogo di nascita pone tuttora problemi di  identificazione.  Le coordinate sulle loro origini non sono state ancora trovate. Nessuno, quindi, presumo è più in grado di dichiarare dove  siano stati realizzati i primi esemplari. Alcuni studiosi ipotizzano che siano nati in oriente, altri  sostengono in occidente.
Purtroppo, mancano le idonee  certificazioni per poter documentare luogo e data di nascita di entrambi gli strumenti.  Se si considera che tra le tre tipologie di pifferi uno dei più antichi è detto islamico si potrebbe propendere per l’oriente. Se fermiamo l’attenzione al centro Italia, area ricca di zampogne e di suonatori, sappiamo con certezza che in Abruzzo, oltre ai pifferi in legno sono stati foggiati, ultimamente, due pifferi in pietra: uno con venature chiare e uno con venature scure.
Conosciamo anche il nome del progettista: ( Aldo D’Anastasio) da Ortona e dell’ esecutore: (Antonio Di Campli), da Castelfrentano. Conosciamo anche il nome del musicista che ha suonato, per la prima volta, il piffero in pietra della Mayella: Mario Canci, di Chieti, che ha duettato con una zampogna cerquetana costruita da Giuliano Angelozzi, di Pianella.
L’operazione“pifferi in pietra” nasce per festeggiare la ripresa ad Ortona a Mare della tradizionale novena dell’Immacolata in occasione delle feste natalizie del 2014. Finora  l’unico aerofono in pietra custodito in un museo era un flauto policalamo peruviano conservato in Inghilterra nel Country museo di Merseyside,  contea inglese che ha come capoluogo Liverpool. Allo strumento conservato in Inghilterra deve ora essere aggiunto il piffero abruzzese costruito in pietra custodito nelle vetrine del Museo della civiltà pastorale di Cerqueto (Te) accanto alla zampogna cerquetana. (altro…)

Un raro cucchiaione di legno conservato nel Museo della civiltà pastorale di Cerqueto (TERAMO)


cucchiaione 11 Il cucchiaione di Cerqueto  costituisce,  per il museo  abruzzese  recentemente restaurato, una nota d’arte significativa. Certamente appartiene ad un’arte irrimediabilmente tramontata  per  via  del  declino della pastorizia
.

 Solitamente, all’apice di cucchiaioni,  forchettoni e mestoli di legno, realizzati dai pastori abruzzesi, si rinviene a tuttotondo l’immagine del galletto. Le diverse versioni del re del pollaio risultano testimonianze della sensibilità creatrice dei nostri pastori.  Va sottolineato che, in generale, le versioni del gallo costituiscono note fondamentali nell’ambito  delle lavorazioni di carattere  pastorale e di vari settori dell’arte popolare. (Cfr. Paolo Toschi, Arte popolare, Roma, Bestetti, 1960; Anna Barricelli, Forme e motivi decorativi nell’arte popolare, in Kalos, N°10, 1972, Milano, Gorlich).  Su uno dei cucchiaioni del Museo di Cerqueto, oggetto usato dai pastori per la raccolta della ricotta, si rinvengono, invece, incise sulle due facce del manico due figure femminili in semplice abito poderes. Il sintetismo è accurato e non balbettato. Le figure  presentano  risvolti di carattere compendiario; sono in parte aureolate, ma  non hanno carattere di sacralità. Non si tratta cioè di immagini di madonne protettrici o di sante patrone.  Potrebbe trattarsì  allora di  figurazioni  mitologiche.  Il segno che le determina, infatti,  ricorda l’immagine della Dea Luna, figura abbastanza presente nell’arte greca antica e abbondantemente riproposta nelle  arcaiche stele  rinvenute nel territorio archeologico della Daunia garganica, alle cui immagini i pastori di tutte le latitudini hanno fatto spesso riferimento, per la decorazione delle loro suppellettili da lavoro. (altro…)