Il maestro Vito Giovannelli, che ha onorato la comunità di Cerqueto con la sua presenza e competenza, oltre ad essere un grande cultore e studioso della zampogna e in modo specifico della zampogna zoppa e cerquetana (nel 2004 il suo saggio “La zampogna zoppa” vince il premio nazionale Vernaprile), è appassionato delle tradizioni popolari abruzzesi e teramane; molto particolare il suo studio sui fischietti e protofischietti . Ma il maestro Giovannelli è soprattutto l’artista delle miniature, dei piccoli formati. Incisore e xilografo di numerosi e pregiati ex libris, che spaziano dal sacro al profano, ai paesaggi, ai cavalli, alla natura, ai ritratti, è artista riconosciuto e noto a livello internazionale. Ringrazio il professore che ha gentilmente accettato di rispondere alle mie domande.
Il suo nome come incisore è associato fin dal 1977 all’aggettivo madonnaro, attribuitole dal poeta Ottaviano Giannangeli nel saggio “I paesaggi tra storia e devozione di Vito Giovannelli”. È appropriato l’epiteto alla sua personalità artistica, a suo giudizio?
Sicuramente si, le Madonne sono state sempre la mia passione e devo dire che non é facile realizzarle. Fin da quando stavo in accademia trasformavo le modelle che posavano per me in Madonne (ricordo molto bene Nella). Giannangeli mi definisce madonnaro perché vede tante mie Madonne pubblicate. É facile rinvenirle su pubblicazioni di varia natura. Purtroppo oggi l’arte sacra è tabù nonostante qualche tentativo di farla rinascere. A San Gabriele l’Associazione culturale Stauròs, retta dal Padri Passionisti, sta tentando proprio di dare nuova vita all’arte sacra. (altro…)