Quando Pasqua viene di maggio

fasi lunariSappiamo tutti che dire “quando Pasqua viene di maggio” è un modo per affermare l’impossibilità che un determinato evento si verifichi. In quale periodo  dell’anno può allora cadere la Pasqua, o meglio, qual è il primo giorno possibile e qual è l’ultimo?

Come è noto,  questo periodo è in relazione con la Luna e con il moto di rotazione di questa intorno alla Terra. Prima di rispondere a tale curiosità, scopriamo qualche notizia relativa alla Luna.

Essa è l’oggetto celeste più facilmente osservabile dalla Terra, molto più del Sole, che ha il grave inconveniente di essere presente di giorno, quando la sua luce è accecante se lo si osserva ad occhio nudo in continuazione. La Luna è anche l’unico satellite della Terra. Dopo tantissimi e complicati studi, sembra ormai assodato, ma non è ancora certo, che essa si sia formata a seguito di un apocalittico impatto che la Terra delle origini ebbe con un oggetto celeste proveniente dalle profondità estreme del Sistema Solare e dalle dimensioni simili al pianeta Marte.

Parte del mantello terrestre si sarebbe squarciato dalla Terra e la Luna si sarebbe formata da questo materiale e da quello residuo dell’altro pianeta, il quale per la gran parte venne comunque assorbito nel nucleo terrestre.  Questa massa entrò nell’orbita del nostro pianeta, assunse una forma sferica (a causa della forza di gravità) e si raffreddò lentamente, formando la Luna come la vediamo oggi.

Il diametro della Luna è di 3.476 km, mentre quello della Terra è pari a 12.756 km, quindi essa è circa 51 volte più piccola della Terra. La sua massa è invece circa 81 volte inferiore a quella della Terra e di conseguenza lo è la sua forza di gravità. A causa di ciò, la Luna non ha un’atmosfera, perché i gas che formano l’aria non sono sufficientemente attratti, come avviene sulla Terra, dalla forza di gravità lunare. E di conseguenza, la temperatura sulla sua superficie varia da un massimo di circa 120 °C sulla faccia illuminata ad un minimo di circa – 160 °C nella parte in ombra. I poli non sono mai toccati dalla radiazione solare, per cui qui la temperatura è molto più bassa di – 160 °C! La sua superficie, come si riesce a percepire anche ad occhio nudo,  è composta da due diversi tipi di terreno, uno più chiaro e l’altro più scuro. Le zone chiare, con un alto valore di riflettività della luce (albedo) sono chiamate Terre, mentre quelle scure, più estese e con un albedo più basso, vengono chiamate Mari. Oggetti cosmici hanno bombardato la Luna generando i tipici crateri con al centro un caratteristico picco centrale formatosi nel momento dell’impatto. Il più grande cratere si chiama Polo Sud-Aitken, situato sulla faccia oscura. Ha un enorme diametro di 2500 km. Al suo interno sono situati il punto più basso del suolo lunare (- 6 km) e quello più alto (8 km), per cui il cratere ha una profondità di 13 km. Ci sono anche le catene montuose, come i nostri Appennini, con altezze delle vette che raggiungono anche i 5000 metri. Lo strato più superficiale è formato da regolite, una polvere sottile, simile ad una spiaggia con una sabbia dalla consistenza finissima.

L’orbita della Luna attorno alla Terra è quasi circolare. Nel punto più vicino alla Terra, la Luna è distante 356.400 km (Perigeo), mentre in quello più lontano è distante 406.700 km (Apogeo). Percorrendo l’orbita ad una velocità media di 1 km/sec, essa impiega esattamente 27 giorni, 7 ore e 43 minuti (periodo Siderale), per un giro completo intorno al nostro pianeta. Il periodo Sinodico è invece il tempo necessario alla Luna per formare ogni volta con il Sole e la Terra la stessa configurazione geometrica. Il periodo Sinodico, ad esempio il tempo che intercorre tra due Lune piene, è pari a 29 giorni e mezzo.

Nel tempo in cui la Luna compie un giro attorno alla Terra, ne compie anche uno su se stessa (un po’ come una nave che circumnaviga un’isola) ed è per questo che dalla Terra vediamo sempre la stessa faccia del nostro satellite.  In realtà vediamo qualcosa in più di metà superficie lunare per effetto delle librazioni, che sono delle piccole oscillazioni del satellite e che permettono di osservare dalla terra circa il 60% della superficie lunare.

Come funzionano le fasi lunari?

Immaginiamo di trovarci nella fase di Luna Nuova, cioè quando la Luna si trova tra il Sole e la Terra (Luna in congiunzione), per cui non la vediamo, o meglio la vediamo in trasparenza, perché è la faccia opposta alla nostra osservazione ad essere illuminata.

Nei giorni successivi, se osserviamo il Sole al tramonto vedremo una piccola falce di Luna nei suoi pressi. E’ iniziata la fase di Luna Crescente. Col passare ulteriore dei giorni, vedremo la Luna allontanarsi sempre di più dal Sole, si alzerà sempre di più sull’orizzonte, spostandosi verso Est e diventando sempre più illuminata, fino ad arrivare alla fase di Primo Quarto, quando è illuminata esattamente per la metà. Continuando a passare i giorni, si arriverà alla fase di Luna Piena (Plenilunio). In questo giorno, se osserveremo il Sole al tramonto, vedremo, dalla parte opposta a dove questo tramonta, il sorgere della Luna illuminata per intero. Da qui in poi inizia la fase di Luna Calante ed essa sorgerà sempre più tardi, con un ritardo giornaliero di circa 50 minuti, fino ad arrivare a sorgere a notte fonda. Nell’Ultimo Quarto la Luna è illuminata per la metà della sua superficie e poi tornerà man mano alla fase di Luna Nuova. Ogni fase dura circa 7 giorni ed il tempo totale tra gli istanti d’inizio di due lunazioni dura, come detto, esattamente 29,5 giorni (periodo sinodico).

Dopo tutte queste chiacchiere, però utili per il seguito e che si spera vi abbiano almeno  un po’ incuriosito, vediamo in quali giorni dell’anno può cadere la Pasqua.

Questo calcolo dipende proprio dalle fasi lunari. Il giorno di Pasqua è la domenica successiva alla Luna Piena di primavera.

Il primo giorno di primavera è il 21 marzo (equinozio di primavera, quando giorno e notte durano lo stesso tempo, esattamente 12 ore ciascuno). Quest’anno ad esempio il primo plenilunio di primavera si è avuto martedì 15 aprile, per cui la domenica successiva (20 aprile) abbiamo festeggiato la Pasqua.

Per calcolare gli estremi, consideriamo che si abbia Luna Piena proprio il giorno 21 marzo. Se questo è una domenica, dobbiamo aspettare la domenica successiva, cioè il 28 marzo. Se è un sabato, allora il 22 marzo sarà Pasqua, ed è la data minima. Però se il plenilunio è il 20 marzo (quando non è ancora primavera), il plenilunio successivo sarà 29 giorni dopo, il 18 di aprile e se questo giorno fosse per caso una domenica, occorrerebbe aspettare la domenica successiva, cioè il 25 aprile.

Quindi il periodo possibile entro il quale può cadere la Pasqua va dal 22 marzo al 25 aprile.

Dalla data di Pasqua poi si calcolano altre due feste cristiane: 47 giorni prima sarà il primo giorno di quaresima (le ceneri) e 50 giorni dopo si celebra la Pentecoste. Da qui si può facilmente calcolare che, negli anni non bisestili, il Carnevale (martedì grasso) può andare dal 3 febbraio al 9 marzo. In questo 2014, dal 20 aprile (giorno di Pasqua), tornando indietro di 48 giorni si arriva al 4 marzo, il giorno di Carnevale.  In effetti la Quaresima dura dal Mercoledì delle Ceneri fino al Sabato  Santo, per un totale di quarantasei giorni; i giorni di penitenza prima della Pasqua sono però 40, perché nelle sei domeniche del periodo di quaresima non è consentito digiunare.

La Pasqua, come visto, può pertanto arrivare  tra il 22 marzo ed il 25 aprile. Eppure alludere a qualcosa di impossibile utilizzando la frase “quando Pasqua viene di maggio” , non è universalmente vero. Nei paesi di religione ortodossa (Grecia, Russia, Romania, Bulgaria, Cipro ed altri paesi)  non comprenderebbero affatto il senso della frase, considerato che nella loro religione la Pasqua può venire benissimo di maggio. Essi utilizzano, come calendario ecclesiastico, il calendario giuliano, quello ai tempi di Giulio Cesare, e non quello gregoriano, introdotto nel 1582 da papa Gregorio III ed utilizzato da noi.  Seguendo il calendario giuliano, la Pasqua infatti sarà sempre successiva alla cattolica e l’intervallo di date va dal 4 aprile all’8 maggio del nostro calendario gregoriano.

 La Pasqua, come visto, può pertanto arrivare  tra il 22 marzo ed il 25 aprile. Eppure alludere a qualcosa di impossibile utilizzando la frase “quando Pasqua viene di maggio”, non è universalmente vero. Nei paesi di religione ortodossa (Grecia, Russia, Romania, Bulgaria, Cipro ed altri paesi)  non comprenderebbero affatto il senso della frase, considerato che nella loro religione la Pasqua può venire benissimo di maggio. Essi utilizzano, come calendario ecclesiastico, il calendario giuliano, quello ai tempi di Giulio Cesare, e non quello gregoriano, introdotto nel 1582 da papa Gregorio XIII ed utilizzato da noi.  Seguendo il calendario giuliano, la Pasqua infatti sarà sempre successiva alla cattolica e l’intervallo di date va dal 4 aprile all’8 maggio del nostro calendario gregoriano.

                                                                                                                                                                           Lino Bianchini  – Angelo Mastrodascio

 

La Pasqua può pertanto arrivare  tra il 22 marzo ed il 25 aprile. Eppure alludere a qualcosa di impossibile utilizzando la frase “quando Pasqua viene di maggio” , non è universalmente vero. Nei paesi di religione ortodossa (Grecia, Russia, Romania, Bulgaria, Cipro ed altri paesi)  non comprenderebbero affatto il senso della frase, considerato che nella loro religione la Pasqua può venire benissimo di maggio. Essi utilizzano, come calendario ecclesiastico, il calendario giuliano, quello ai tempi di Giulio Cesare, e non quello gregoriano, introdotto nel 1582 da papa Gregorio III ed utilizzato da noi.  Seguendo il calendario giuliano, la Pasqua sarà sempre successiva alla cattolica e l’intervallo di date va dal 4 aprile all’8 maggio del nostro calendario gregoriano.

Lino Bianchini  – Angelo Mastrodascio

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