Inaugurazione della statua di Garibaldi, eroe dei due mondi

Sabato 13 novembre, alla presenza delle autorità comunali e provinciali, c’è stata l’inaugurazione , in Largo Madonna delle Grazie a Teramo, della statua di Giuseppe Garibaldi del maestro Silvio Mastrodascio. Un’opera imponente, di circa tre metri, che lo scultore cerquetano ha plasmato traendo ispirazione dal bozzetto di Raffaello Pagliaccetti, artista giuliese scomparso nel 1900.

Nella splendida cornice di una giornata autunnale insolitamente calda, il Sindaco Brucchi e il Sottosegretario all’istruzione Viceconte hanno provveduto a scoprire la statua, celata da un drappo nero, del grande mito del Risorgimento italiano. Una data certo non casuale per ricordare il passaggio del Tronto nel teramano, a Martinsicuro, del Re Vittorio Emanuele II il 15 ottobre 1860, come precisato dal Sindaco Maurizio Brucchi, che ha sottolineato l’importanza per la provincia di Teramo di rendere omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia.

Tante le persone accorse per ammirare l’opera dell’artista cerquetano Silvio Mastrodascio, che per la sua città ha già realizzato diverse sculture. Presenti anche i rappresentanti di vari comuni della provincia, da Montorio a Colledara, nonché i rappresentanti dei corpi di polizia e militari, accompagnati  della fanfara dei Bersaglieri.

Assenti, a sorpresa, i portavoce del Comune di Fano Adriano.

Alla cerimonia erano presenti molti dei nostri compaesani, venuti a manifestare il proprio orgoglio per la considerazione dimostrata da sempre nei confronti di un artista come Silvio che, partito dalla piccola realtà cerquetana, oggi è conosciuto in tutto il mondo per le sue opere.

La statua presenta sicuramente degli elementi di novità rispetto alla classica raffigurazione di Garibaldi: infatti, l’eroe non è a cavallo, ma è in piedi e brandisce una spada. Il suo sguardo fiero non è rivolto, come da tradizione, a Roma, ma guarda lontano, forse in direzione di Giulianova.

Ed è proprio l’espressione, quasi intimidatoria, a conferire all’opera un tratto di imponenza, di maestosità.

Invece, lievi perplessità ha destato la collocazione della scultura in Largo Madonna delle Grazie piuttosto che in Piazza Garibaldi, ma, come ricordato dal Sindaco Brucchi, lo spazio dal prossimo anno verrà ribattezzato Piazza Risorgimento, cosicché l’ubicazione attuale trovi la sua naturale ragion d’essere.

E certo non sono mancate le polemiche da parte di coloro che hanno ritenuto tale sistemazione addirittura “minacciosa” per la vicina Chiesa della Madonna delle Grazie.

Nel corso della cerimonia grande interesse ha suscitato la lettura della lettera di Anita Garibaldi, pronipote dell’eroe, la quale per motivi di salute non ha potuto presenziare all’inaugurazione, ma  ha  ricordato la passione del nonno per il mare, tanto da scegliere Caprera come luogo di sepoltura come pure ha richiamato alla mente che Giuseppe Garibaldi, pur essendo un anticlericale, ha reso possibile, con la sua azione, la separazione della Chiesa dal potere temporale.

Indispensabili, infine, i ringraziamenti alla Fondazione Tercas e alla Banca di Teramo, che hanno reso possibile la realizzazione del progetto e un grazie particolare va a Silvio Mastrodascio, che con la sua arte contribuisce alla diffusione del nome di Cerqueto nel mondo.

Francesca Mazzetta

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