La Genziana

Specie botanicaGentiana lutea; Gentiana major; Gentiana vulgaris major.- Famiglia GentianaceeGenzianee. – Sinonimo Genziana Gialla.

Descrizione Molto diffusa nella nostra montagna, la genziana cresce spontanea sopra i 1000 metri di altezza. E’ un’erba perenne, presenta un grosso rizoma ramoso, è alta sino a 1 m. e a volte anche  più. Le foglie sono grandi, con picciolo grosso e corto, al suo interno sono presenti nervature molto marcate. I fiori gialli sono raccolti in piccole corolle  distanti  5 / 10 cm.   La radice presenta un diametro variabile che può arrivare oltre i 4 cm ed è raggrinzita longitudinalmente  La radice di una pianta vecchia può arrivare a pesare fino a 3/4 kg.

Caratteristiche Odore amaro caratteristico delle radici, le corolle e le foglie sono inodori; sapore intensamente amaro e persistente. Il rizoma e le radici sono di colore grigio brunastro all’esterno giallastro all’interno. Proprietà farmacologiche La radice di genziana è uno dei migliori amari indigeni che possediamo. Contiene la sostanza più amara conosciuta: l’amarogentina. Gli estratti di genziana mostrano attività toniche, febbrifughe, vermifughe e stimolanti dell’apparato digestivo. La genziana è inoltre utilizzata per stimolare l’appetito ed esternamente per la cura delle ferite.

Raccolta e conservazione La sua raccolta è stata proibita dalla legge, in quanto questa specie è una specie protetta. La radice di genziana va raccolta da settembre a febbraio, quando le corolle, le foglie e lo stelo diventano  secchi.  Le radici si essiccano al sole o in ambiente asciutto ed areato dopo averla pulita a secco e tagliata in piccoli pezzi. La genziana va conservata in luogo asciutto ed in recipienti chiusi, perché assorbe facilmente le molecole d’acqua dell’ambiente circostante. La radice essiccata immersa in acqua si rigonfia fortemente diventando flessibile.

Modo d’impiego La genziana è usata sia nella preparazione di amari alcolici e nelle bevande analcoliche. I nostri antenati usavano una tisana amara di genziana per stimolare l’appetito,  per rianimare le forze nell’anemia e per depurare il fegato. Lasciavano in infusione una nottata la radice di genziana in acqua, “alla serena”, cioè al freddo fuori la finestra, e  si beveva l’infuso la mattina a digiuno o prima dei pasti. Il liquore a base di genziana, tipico liquore abruzzese, di colore paglierino intenso, di media gradazione alcolica, di sapore e profumo tipici  intensi e facilmente identificabili, è ottenuto per infusione a freddo delle radici di Gentiana lutea in alcool etilico. Per la produzione di liquori nella produzione domestica un tempo le radici venivano utilizzate direttamente per l’infusione,  tagliuzzate e lasciate a essiccare in locali ben areati in modo da poter disporre di materia prima per un lasso di tempo maggiore. L’infusione si protraeva  per un periodo di almeno 40 giorni. Affinato e decantato è un digestivo ideale per i ricchi ed abbondanti pasti della grande tradizione gastronomica abruzzese. Questo liquore trova la sua antica origine dalla consuetudine d’un tempo di produrre , in quasi tutte le case, infusioni con radici di genziana da usare come ottimo digestivo.

Giovanni Leonardi

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